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Tra gli strumenti di valorizzazione delle Risorse Umane, il processo di valutazione della prestazione ha l’obiettivo di determinare in modo oggettivo ed omogeneo il grado di efficacia e qualità con cui la persona svolge le attività proprie del ruolo al fine di verificarne la rispondenza con gli obiettivi aziendali e di orientare di conseguenza le necessarie azioni di miglioramento e sviluppo.

La valutazione della prestazione tende a misurare il reale contributo fornito dalla persona, confrontando gli obiettivi prefissati e le competenze richieste per il periodo considerato con i risultati effettivamente raggiunti.

Pertanto in una prospettiva di valorizzazione delle Risorse Umane, il processo di valutazione della prestazione deve svilupparsi in chiave comunicativa per poter rivedere i contributi, fissare i punti di forza e le esigenze di sviluppo di ogni collaboratore.

Il contesto è necessario che venga condiviso anche dal collaboratore in modo che la valutazione possa essere percepita come un’esperienza positiva che aiuti a crescere professionalmente.

Di fatto, durante il colloquio di valutazione vengono soddisfatti alcuni bisogni fondamentali di ciascun collaboratore:

  • misurarsi con le aspettative dell’Azienda;
  • verificare la qualità della propria prestazione professionale attraverso il confronto dei risultati e, di conseguenza, ottenere risposta ai bisogni di Riconoscimento;
  • rispondere al bisogno di Appartenenza, vale a dire sentirsi membro attivo e integro dell’Azienda;
  • soddisfare il bisogno di Autorealizzazione nel trovare occasione per parlare dei problemi attuali e dei possibili programmi di sviluppo personale futuri.

L’intero processo parte con la stesura della scheda di valutazione per lo sviluppo della prestazione dove sono indicati e declinati i fattori che l’Azienda ha individuato per sostenere il colloquio vero e proprio.

Tali fattori si ricavano dalla definizione della Vision, della Mission aziendale, dai Valori organizzativi e dalle Competenze e Aree di Responsabilità del ruolo.
 

Il colloquio di valutazione delle risorse umane

Il colloquio di valutazione tra responsabile e collaboratore, che dovrà tenersi in uno spazio tranquillo e riservato, è costituito principalmente da tre fasi:

  1. fase di apertura,
  2. fase di svolgimento,
  3. fase di chiusura.

Nella fase di apertura, compito del responsabile è spiegare lo scopo dell’incontro, illustrare nel dettaglio il metodo che seguirà e far sentire a proprio agio la persona.

Nella fase di svolgimento, il responsabile comunica le valutazioni dei fattori partendo sempre dalla descrizione del fattore più forte, analizza con il collaboratore il livello di raggiungimento per ciascun fattore e fornisce al collaboratore le indicazioni in merito a obiettivi, priorità e punti critici. 

Per favorire un dialogo positivo con il proprio collaboratore, il responsabile è bene che si attenga a queste semplici regole:

  • descrivere invece di emettere giudizi, questo permette di discutere la soluzione senza interferenze emotive e consente al collaboratore di pensare ad una propria soluzione;
  • essere incoraggianti e non autoritari, il metodo incoraggiante offre varianti alla soluzione del problema perché il collaboratore è incoraggiato a dare suggerimenti;
  • dare la sensazione di uguaglianza e non di superiorità, ciò evita le barriere comunicative ed i collaboratori apprezzano sempre chi condivide le informazioni, chiede il parere e ascolta le loro idee.

Infine, nella terza fase quando il responsabile ed il collaboratore hanno concluso la discussione sulla prestazione passata, hanno affrontato i bisogni di sviluppo futuri e stabilito nuovi obiettivi, devono avere il tempo di rivedere gli accordi presi ed i piani operativi. 

L’incontro di valutazione si chiude con il responsabile che riassume ciò che è stato detto ed i punti di accordo, dà al collaboratore l’occasione di porre ulteriori domande, esprime apprezzamento per la positiva partecipazione del collaboratore e stende per iscritto i piani di azioni concordati e ne consegna una copia al collaboratore.

Il processo di valutazione non deve esprimere un giudizio definitivo sul collaboratore, ma deve rappresentare un apprezzamento sistematico e dinamico del valore che il collaboratore costituisce per l’azienda.

Durante il periodo che intercorre tra un colloquio e l’altro il responsabile è chiamato a ricoprire il ruolo di coach che affianca, consiglia e guida il collaboratore verso gli obiettivi concordati.

Il colloquio di valutazione per lo sviluppo della prestazione è un ottimo strumento di valorizzazione delle persone, favorisce il dialogo e la comunicazione a due vie, facilita la creazione di un clima aziendale positivo e migliora il rapporto tra azienda e collaboratori.
 

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